Baratono Pietro
Partecipa alla tavola rotonda nella sessione Adeguamento e rinnovamento infrastrutturale: dighe, dragaggi e collegamenti di ultimo miglio
Bignami Galeazzo
Partecipa al panel Ravenna Port Hub: infrastructural works
Bilotti Gianmarco
Transizione energetica e riduzione delle emissioni nell’operatività dei porti
In un momento storico di attenzione particolare alle emissioni inquinanti, Liebherr si propone sul panorama mondiale come fornitore di equipment portuale all’avanguardia e, specificatamente per il mercato Europeo, abbraccia le politiche di transizione ecologica oggi incentivate dal piano Transizione 5.0.
Caracozzi Saverio
Modello avanzato di connettività nel processo evolutivo dei porti
Si esplorano i vantaggi scaturiti dall’adozione della tecnologia radiomobile 5G all’interno dei porti attraverso il dispiegamento di una Rete Mobile Privata dedicata. Si andrà ad evidenziare come una tale soluzione possa contribuire a rafforzare la sicurezza del personale che lavora in questo contesto, efficientando, allo stesso tempo, tutte le attività produttive e agevolando sempre più l’impiego di processi combinati di automazione. Sfruttare la connettività wireless 5G aiuta ad accelerare l’evoluzione al modello di Smart Port consentendo un evidente miglioramento dell’operatività, della sicurezza e della sostenibilità di tutto l’ecosistema.
Carlone Nicola
Partecipa alla sessione Ravenna Port Hub: infrastructural works. Oggi e domani per l’Italia e l’Europa
Carnielli Anna
Modera la sessione Porti nord-adriatici tra Pianura Padana, Mitteleuropa e Mediterraneo Orientale/Mar Nero: corridoi e flussi di traffico, energia, digitalizzazione
Ferrecchi Paolo
Hub Portuale di Ravenna: un percorso amministrativo complesso
L’intervento sarà incentrato sul percorso amministrativo, sia per il reperimento delle risorse CIPE presso il Ministero che per la fase autorizzativa, in cui la Regione Emilia-Romagna ha svolto un ruolo centrale di accompagnamento e promozione. Verranno evidenziati anche gli altri interventi connessi al lavoro principale dell’Hub Portuale di Ravenna, per i quali la Regione ha svolto attività di facilitazione e di sostegno.
Filipponi Alessandro
Il distretto delle ceramiche
Nel 2023, l’industria ceramica nazionale ha utilizzato 7,7 milioni di tonnellate di materie prime, movimentandone circa la metà attraverso porto di Ravenna. La loro provenienza è profondamente cambiata negli ultimi anni, principalmente a seguito della drammatica interruzione della catena di approvvigionamento ucraina. Ciò ha determinato l’ingresso di materiali provenienti da Paesi diversi anche geograficamente remoti, i cui costi di trasporto potrebbero influire sulla stabilità di questa nuova supply chain. L’intervento mira a illustrare l’evoluzione storica dei volumi e delle provenienze delle diverse materie prime in transito al porto di Ravenna, analizzando le opportunità e le criticità che questa ristrutturazione comporta per il mantenimento del ruolo strategico del porto e per il settore ceramico.
Maltese Michele
Partecipa al panel Il porto dell’Emilia-Romagna, hub strategico per il sistema industriale
Mangia Carlo
FSRU Ravenna: avanzamento dei lavori e investimenti sul territorio
Nell’aprile 2022 il Governo italiano ha assegnato a Snam il compito di aumentare la capacità di rigassificazione di Gas Naturale Liquefatto attraverso l’installazione di 2 Floating Storage and Rigassification Units (FSRU) sul territorio nazionale, al fine di fare fronte alla drammatica riduzione di importazioni via pipeline dalla Russia. Oggi, il Terminale FSRU di Piombino è in esercizio dal luglio 2023, e Snam prevede che il Terminale FSRU di Ravenna entri in esercizio alla fine del primo trimestre 2025. I lavori offshore, al largo di Punta Marina, per il ringiovanimento del pontile Petra e l’installazione di una piattaforma per l’ormeggio della FSRU e la ricezione delle navi metaniere, sono in avanzato stato di completamento, mentre continuano i lavori per la predisposizione della FSRU BW Singapore presso il cantiere DDW di Dubai. Decisiva la collaborazione con le istituzioni del territorio, e le sinergie con il Porto di Ravenna.
Merli Carlo
L’innovazione nella logistica del dry-bulk: il ruolo di Ravenna
Riflessione sulle potenzialità del porto di Ravenna come catalizzatore di innovazione di processo nel settore della logistica dei prodotti dry-bulk. Il concetto di corridoio logistico al servizio dell’industria manifatturiera.
Mignani Daniela
L’hub di Ravenna e il suo contesto economico
Il porto di Ravenna rappresenta storicamente l’hub marittimo di riferimento per i principali distretti industriali e i settori di specializzazione produttiva della Pianura Padana, area che traina l’export nazionale e sviluppa il maggior valore aggiunto del Paese. La riorganizzazione delle catene di approvvigionamento e gli investimenti infrastrutturali ed energetici in fase di realizzazione sul nodo offrono nuove opportunità ai settori che tradizionalmente hanno relazioni con il porto e aprono nuove importanti prospettive di sviluppo anche per settori e mercati meno presidiati. Al contempo il porto di Ravenna inizia ad posizionarsi come opzione logistica per le merci in export dai bacini industriali del centro Europa, confermandosi come attore credibile del processo di bilanciamento dei flussi tra porti del nord e del sud Europa. L’attivazione di politiche pubbliche, strategie private e misure innovative che sfruttano e sostengono le relazioni tra l’hub ravennate e l’entroterra, quali la Zona Logistica Semplificata (ZLS), si pongono come naturale acceleratore di processi di sviluppo del porto e del sistema logistico e produttivo regionale.
Mingozzi Giannantonio
Il nuovo Terminal Container di Ravenna
Nel quadro della relazione del presidente Sabadini abbiamo ritenuto opportuno focalizzare anche l’insieme degli investimenti che porteranno al nuovo terminal container, anche in riferimento finalmente all’utilizzo e all’uso dell’area trattaroli e allo sviluppo dell’automotive. Per l’incarico che ricopro, sottolinea Mingozzi, ho sempre raccomandato la massima comunità di intenti per tutte le cose del porto perché nel nostro scale anche nei settori che si profilano di grande interesse raggiunge nuovi obiettivi se c’è una visione comune tra tutti gli artefici della sua storia. Il nuovo terminal container di Ravenna segna un capitolo fondamentale per il futuro del nostro porto e dell’economia regionale. Come presidente di TCR posso affermare che questo progetto rappresenta la sintesi perfetta tra visione imprenditoriale e beneficio collettivo. L’investimento di oltre 200 milioni di euro non solo aumenterà la capacità di movimentazione merci, ma posizionerà Ravenna come hub logistico chiave nel Mediterraneo. Le ricadute positive saranno molteplici: creazione di nuovi posti di lavoro, attrazione di investimenti internazionali e impulso all’innovazione tecnologica nel settore portuale. TCR, in sinergia con gli investimenti di Gruppo Sapir e Autorità Portuale, si impegna a realizzare un’infrastruttura all’avanguardia, efficiente e sostenibile, che sarà motore di crescita per l’intero territorio romagnolo. “Per l’incarico che ricopro,” sottolinea Mingozzi, “ho sempre raccomandato la massima comunità di intenti per tutte le questioni riguardanti il porto. Nel nostro scalo, anche nei settori che si prospettano di grande interesse, si possono raggiungere nuovi obiettivi solo se c’è una visione comune tra tutti gli artefici della sua storia.”
Panaro Alessandro
Adriatico: il futuro del Mediterraneo
Le sfide più calde che il trasporto sta affrontando in questo momento ed i driver che incideranno sulla competitività portuale del Mar Adriatico e del porto di Ravenna.
Pezzi Carlo
Partecipa alla sessione Adeguamento e rinnovamento infrastrutturale: dighe, dragaggi e collegamenti di ultimo miglio
Piana Elisabetta
Manutenzione in porto
Filtrare l’olio : sembra una cosa semplice e banale ma dalla quale derivano risparmi per l’approvvigionamento delle materie prime ( l’olio dura di più => se ne compra di meno ) , per i consumabili e parti di ricambio ( con l’olio pulito si usurano di meno ) maggiore affidabilità degli impianti e conseguentemente un grande impatto sulla riduzione dell’impronta di carbonio : 1 litro di olio esausto produce 2,6 Kg di Co2
Pivetti Morena
Modera la sessione Adeguamento e rinnovamento infrastrutturale: dighe, dragaggi e collegamenti di ultimo miglio
Ravera Livio
Il futuro dei porti per l’integrazione ferro-gomma-mare
La strategicità dell’Italia, con la sua posizione al centro del Mediterraneo e connessa alle principali infrastrutture e corridoi europei, garantisce al Paese un ruolo essenziale nel mercato della logistica internazionale, rendendolo fortemente attrattivo. In questo contesto i porti ricoprono un ruolo importantissimo per favorire l’integrazione mare-gomma-ferro e per questo sarà fondamentale il loro sviluppo infrastrutturale.
Rossi Daniele
Presentazione del progetto Ravenna Port Hub
Sabadini Riccardo
Il nuovo Terminal Container di Ravenna
Prime valutazioni sulla realizzazione di un nuovo terminal container
Salvini Matteo
Intervento in apertura della giornata di conferenze
Scardino Antonella
Le Sfide e le opportunità del cluster portuale Nord Adriatico
Tellarini Greta
Partecipa alla sessione Il Nord-Adriatico laboratorio nazionale per direttrici innovative di sviluppo dello shipping
Torbianelli Vittorio
Innovazione e collaborazione nei porti del Nord Adriatico: ottimizzazione dei flussi e transizione energetica sostenibile
I porti di Trieste e Monfalcone, collocati in cima al Mar Adriatico, si trovano in una posizione strategica tra la Pianura Padana, la Mitteleuropa e il Mediterraneo Orientale/Mar Nero, e rappresentano un punto di ingresso, essenzialmente nella modalità ferroviaria attraverso il modello del “corridoio di servizio intermodale”, per aree importanti dell’Europa, contribuendo a rafforzare il ruolo dell’intero Altro Adriatico come area marittima di elevato rango europeo. Il contesto dell’Alto Adriatico, assieme a tutti i suoi porti, offre notevoli possibilità di sviluppare le opportunità dell’intermodale, anche attraverso collaborazioni sugli strumenti di facilitazione, quali la digitalizzazione e la sostenibilità per supportare la transizione energetica e ridurre l’impatto ambientale.
Vesentini Ilaria
Modera la sessione Ravenna Port Hub: infrastructural works. Oggi e domani per l’Italia e l’Europa
Zijno Carlo
Opportunità e sfide per il nord-est nel contesto delle nuove reti TEN-T
Nell’intervento si ripercorrono le ultime vicende, anche sotto il profilo della evoluzione normativa, del ridisegno delle TEN-T intervenuto in questi anni consacrato nel regolamento 1679 del 2024. In quest’ottica, si analizzano le opportunità e le sfide che ne scaturiscono per il nostro paese ma soprattutto per il nord est che, vedendo l’intersezione di ben tre dei cinque corridoi che attraversano l’Italia, finisce per risultare un’area altamente strategica: con tutto quello che ne consegue anche considerando gli strumenti finanziari (soprattutto il CEF, Connecting Europe Facility) messi a disposizione dell’Unione Europea per l’implementazione delle TEN-T.